Per implementare nuovi modelli di business è importante che le imprese mettano in moto percorsi di Entrepreneurship, in grado di sfruttare il talento delle proprie risorse al fine di generare valore per l'azienda, secondo il principio dell’Open Innovation.
Un concetto formulato dall’economista statunitense Henry William Chesbrough e un modello realizzato dalle organizzazioni che mirano ad essere competitive e pronte per il futuro, sfruttando innovazione e nuove strategie imprenditoriali.
Ebbene, Gellify – realtà che supporta la crescita delle organizzazioni dalla visione all'esecuzione – realizza modelli di Open Innovation investendo in realtà emergenti, tecnologie e soluzioni capaci di cambiare realmente i processi corporate.
Gellify ha così delineato il modello di Open Innovation 2023, confermandosi quale ponte di collegamento tra imprese e startup. I tre principali pilastri su cui costruire l’impresa del futuro sono investimenti in tecnologie innovative, politiche aziendali sostenibili e attenzione al capitale umano.
Innovazione tecnologica ed exit industriale
L'innovazione ha lo scopo di sfidare lo status quo e adattare le aziende ad un mondo in rapida evoluzione; senza di essa, le imprese rischiano di accontentarsi dei successi del passato e finiscono per perdere quote di mercato. Allo stesso modo senza Venturing, il processo di lancio di una nuova attività digitale non sarebbe abbastanza veloce.
Di fatto, stando ai dati di Antler, Nvca, 8vc e Cbinsights, tra il 2020 e il 2021 si è registrato un picco relativo al capitale di rientro in Venture Capital per un valore di quasi 12mld di dollari e, in vista del biennio 2023-24, la capitalizzazione mondiale in tecnologia e startup si prospetta in crescita.
In tali circostanze, le operazioni di exit industriale saranno la strada da percorrere in Italia.
Verso la decarbonizzazione con la sostenibilità
Solo il Green New Deal europeo mobiliterà mille miliardi di euro in dieci anni per azzerare le emissioni di CO2 entro il 2050. In tale ottica, già dal 2008, si è registrata una crescita annuale (+17%) di investimenti in Open Innovation in ottica green e ESG. Inoltre, i dati riportati dalla ricerca di Schroders, hanno mostrato come i criteri ESG – e in generale quelli ambientali – influiscano non solo sui costi e le opportunità di business delle Company, ma anche sulla loro brand reputation e sul potenziale competitivo.
Sul fronte sostenibilità, è stata messa in luce l’importanza delle strategie sostenibili in direzione Net-zero attraverso la riduzione dei livelli di CO2. In particolare, investire in processi di decarbonizzazione, sfruttando il grande potenziale delle nuove tecnologie, sarà la chiave di volta per le grandi Corporate per avere non soltanto un ritorno di capitale nel lungo periodo, ma anche un impatto positivo sul futuro del nostro pianeta.
Il valore del capitale umano e della formazione
Stando alle ricerche svolte da Economist, Eurostat e Cnbc – Bankrate, sono le giovani generazioni a possedere una mentalità maggiormente “entrepreneurial” in grado di essere concretamente applicata in azienda.
Inoltre, rispetto ai Millennials, la Generazione Z risulta maggiormente avvezza a ricoprire posizioni lavorative più incerte o rischiose seppur in grado di “lasciare il segno”.
Puntare, quindi, sulla formazione di giovani talenti capaci di implementare modelli di business innovativi – soprattutto all’interno delle imprese più tradizionaliste – porterà ad una maggiore produttività e fornirà il corretto mindset ai dipendenti al fine di sviluppare nuove idee imprenditoriali all’interno delle organizzazioni.