Con il 'Taglia – bollette', le Pmi italiane avranno un risparmio complessivo di circa 1,7 miliardi sulla spesa elettrica. Questo, secondo i dati elaborati dal Ministero dello Sviluppo Economico il risultato dell’impegno del Governo per “favorire la competitività attraverso la riduzione degli oneri di sistema”.
La manovra dispiegherà i propri effetti complessivi, con gradualità, nel corso del 2015. Ulteriori riduzioni della spesa deriveranno, oltre che dal pacchetto a favore delle Pmi, da altre misure su componenti regolate della bolletta e da interventi pro-concorrenza sul mercato elettrico.
I consumatori beneficiano inoltre del calo dei prezzi dei combustibili impiegati per la produzione elettrica e di una riduzione del costo del dispacciamento. L’Autorità per l’Energia elettrica e il gas stima che i due fenomeni, insieme, permetteranno alle Pmi non energivore di ottenere un risparmio stimabile, mediamente, intorno all’8-10%.
L’aggiornamento tariffario, definito dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas, tiene quindi conto dei primi effetti delle diverse misure adottate dal Governo e dal Parlamento. In particolare il DL 91/2014 (Decreto Competitività) permette alle Pmi non energivore di accedere a specifiche agevolazioni anche nel caso in cui siano fornite in media tensione e in bassa tensione con potenza disponibile superiore a 16,5 kW.
Sulla base dei dati aggiornati sul numero di Pmi beneficiarie delle misure e sui relativi consumi di energia elettrica, indicati dall’Autorità, e facendo riferimento ai soli interventi sulle componenti regolate delle tariffe già avviate all’inizio del 2015, le misure messe in campo, comprese quelle con effetto una tantum, equivalgono a un risparmio medio di 740 euro su base annua per le 845.000 imprese in bassa tensione con potenza superiore a 16,5 kW e di circa 10.500 euro su base annua per le 100mila imprese in media tensione non energivore. Considerando che per le Pmi il costo dell’elettricità sia pari a quello definito dall’Autorità per l’applicazione delle agevolazioni alle imprese energivore, i suddetti risparmi corrispondono a una riduzione media percentuale del 8,5% per le imprese in bassa tensione e del 10% per le imprese in media tensione.
É infine importante ricordare che il beneficio non sarà cumulabile, a regime, con le agevolazioni attualmente previste a favore delle imprese ad elevata intensità energetica.