Le tecnologie 4.0 e i nuovi modelli di business offrono alle imprese la possibilità di transitare all'economia circolare, una scelta non più rimandabile per una crescita sostenibile.
Di economia circolare se ne parla da tempo, ma, oggi, grazie all'attenzione che le istituzioni a livello globale stanno dedicando agli effetti causati dai cambiamenti climatici sull’ambiente, I’idea di passare a un sistema economico circolare che si autorigenera, preservando le risorse naturali, sta diventando di estrema attualità.
Il concetto di economia circolare nasce per rispondere a un’esigenza di sostenibilità. Prodotti e beni di consumo vengono progettati per durare più a lungo, per essere riusati e riciclati, l’energia proviene da fonti rinnovabili e, soprattutto, scarti e rifiuti rientrano nel ciclo produttivo sotto forma di nuove risorse.
E’ così che si chiude il cerchio, attivando quella circolarità tipica dei biosistemi naturali, che funzionano bene proprio perché ogni elemento si inserisce in modo armonico.
Ripensare l’economia in funzione del benessere delle persone
Tim Jackson, economista e Direttore del Cusp parla di redistribuzione della ricchezza e formula la sua tesi: "Oggi abbiamo già gli strumenti e le possibilità per costruire le fondamenta dell'economia del domani, un'economia che funzioni per tutti.
Per prima cosa bisogna riformulare la nozione di impresa in termini di servizio, spostando l’attenzione dalla quantità all’efficienza e dunque alla qualità".
Le imprese parlano di economia circolare
Abbiamo chiesto ad alcuni big player del mondo dell’automazione qual è la loro posizione in merito all’economia circolare, quale la relazione con la digitalizzazione e le tecnologie di Industria 4.0 e se annoverano nella propria offerta soluzioni in ottica circular economy per l’industria manifatturiera.
Dell’Orco & Villani porta l’economia circolare nel tessile
Con i suoi impianti e macchinari che trattano i materiali di scarto dell’industria tessile, l’azienda fiorentina ha accompagnato moltissimi progetti di economia circolare in tutto il mondo.
Dagli stracci di Prato ai sacchi di juta del caffè di Starbucks trasformati in tessuti per il rivestimento delle poltrone delle caffetterie.
Leggi qui il servizio completo su Automazione Industriale n. 269, febbraio 2019
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