Sono state due le offerte ammesse alla gara per l'acquisizione del Gruppo Ilva, attualmente in amministrazione straordinaria. I concorrenti sono quindi Am Investco Italy e AcciaItalia.
Quest’ultima, una società partecipata da Acciaieria Arvedi (22,20%) come socio industriale, Cassa depositi e prestiti (44,50%) e DelFinSarl (33,30%) come soci finanziari, ha presentato l’offerta finalizzata a consentire la partecipazione alla prima fase della procedura per il trasferimento dei complessi aziendali di Ilva. In caso di successo, il cda sarà composto da tre membri, con Giovanni Arvedi nel ruolo di presidente. Una nota del gruppo ha specificato che l’offerta “si pone l’obiettivo di partecipare alle fasi successive della procedura per la cessione del primo gruppo italiano per la produzione di acciai piani in Italia e fra i principali operatori del settore in Europa”.
Nel progetto potrebbe rientrare anche il gruppo turco Erdemir, che scioglierà la sua riserva a novembre. In caso di successo, infatti, acquisirebbe il 30% delle quote. É inoltre interessante sottolineare come il finanziamento del progetto prevede anche l’emissione di un bond a cui saranno chiamate a partecipare le banche creditrici dell’Ilva, a partire, secondo Ansa, da Intesa San Paolo.
Am Investco Italy è invece partecipata da ArcelorMittal, leader mondiale dell’acciaio, e dal gruppo italiano Marcegaglia. In una nota, la joint-venture ha ribadito il proprio “impegno a migliorare le performance ambientali di Ilva, un considerevole programma di investimenti, l’impegno a garantire livelli occupazionali in linea con le migliori pratiche del settore. Il piano prevede l’obiettivo di incrementare l’utilizzo degli impianti principali di Ilva, portando la produzione annua di acciaio grezzo dagli attuali 4,8 milioni di tonnellate a oltre 6 milioni di tonnellate entro il 2020, e di mantenere operativi almeno tre altiforni.
In entrambi i casi, gli attuali amministratori Piero Gnudi, Enrico Laghi e Corrado Carrubba hanno comunicato che le offerte economiche sono state segretate, in attesa delle analisi ambientali. I singoli Piani Ambientali, fondamentali in considerazione dei pericoli per la salute degli abitanti dell'area e dei lavoratori, sono infatti sottoposti all’esame preliminare da parte del Comitato degli Esperti, costituito in base allo stesso DL 98/2016. Il Comitato dovrà, entro 120 giorni, completare l’esame dei Piani, al termine del quale i commissari negozieranno con i proponenti il contratto definitivo.