La fiera SPS Italia di Parma, che si concluderà il 14 maggio, è stata il palcoscenico ideale per presentare l'Osservatorio Tecnico-Economico di Anie Automazione. Un documento che, quest'anno, si è focalizzato sul Software Industriale: supervisione, Mes (Manufacturing Execution System), progettazione meccatronica, simulazione e virtualizzazione e gestione dell’intero ciclo di vita del prodotto. Elementi che ricoprono un ruolo fondamentale per rispondere alle necessità di una sempre maggiore digitalizzazione d’impresa.
Al Software industriale è dedicato anche il nuovo gruppo di lavoro dell’Associazione, che ha preso avvio proprio nel 2015, con l’obiettivo di analizzare gli scenari di Industry 4.0, studiare i trend di mercato e alfabetizzare i clienti sulle diverse soluzioni software già disponibili, ma non ancora abbastanza conosciute.
I dati di settore evidenziano il dinamismo del comparto dell’Automazione industriale manifatturiera e di processo. Nel 2014, il fatturato è stato pari a 3,8 miliardi di euro, con un incremento del volume d’affari complessivo del 3,6% rispetto al 2013. Nel biennio 2013-2014 il comparto ha visto nel complesso un recupero vicino all’8% del giro d’affari totale, ritornando ai livelli di fatturato espressi nella prima fase della ripresa.
La quasi totalità dei segmenti merceologici che compongono l’industria italiana dell’Automazione industriale manifatturiera ha evidenziato in corso d’anno un andamento di segno positivo. In particolare, hanno mostrato un profilo più dinamico Encoder, Motori brushless e PLC.
Anche il trend dell’export mostra segno positivo. Le esportazioni di tecnologie meccaniche hanno registrato lo scorso anno un incremento del 5%, con particolare rilevanza della meccanica strumentale. Le esportazioni di tecnologie per l’automazione, invece, hanno registrato una sostanziale stabilità, con una crescita dello 0,3%.
Tra i principali mercati extraeuropei che hanno fornito sostegno alla tenuta del comparto si annoverano Asia orientale, Nord America, con un ruolo centrale degli Stati Uniti, terzo Paese di sbocco delle esportazioni italiane. L’Unione Europea resta il principale mercato di destinazione di queste tecnologie con una quota superiore alla metà del totale esportato. In particolare, Germania, Francia e Regno Unito assorbono circa il 25% del totale. Numerose quindi sono le opportunità di crescita offerte dal mercato estero a fronte di una domanda interna ancora debole.